Trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche come terapia di salvataggio per i pazienti con linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B recidivante dopo trapianto autologo
È stato condotto uno studio per analizzare l’esito, tra cui mortalità non-correlata a recidiva, tasso di recidiva, sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale, dei pazienti con linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B recidivato dopo un trapianto autologo di cellule staminali e trattato con trapianto allogenico di cellule staminali.
E’ stato analizzato il database del European Group for Blood and Marrow Transplantation alla ricerca dei primi trapianti allogenici di cellule staminali nei linfomi non-Hodgkin diffusi a grandi cellule B dopo un precedente trapianto autologo di cellule staminali nel periodo 1997-2006.
Altri criteri di inclusione sono stati età maggiore o uguale a 18 anni al momento del trapianto allogenico e disponibilità di un donatore imparentato HLA-identico o un donatore non-imparentato compatibile.
In totale, 101 pazienti ( 57 maschi; età mediana, 46 anni ) sono stati inclusi nello studio; il follow-up per i sopravvissuti è stato di 36 mesi.
Il regime di condizionamento mieloblativo è stato utilizzato in 37 pazienti e il condizionamento a intensità ridotta in 64 pazienti.
A 3 anni, la mortalità non-correlata a recidiva è stata pari a 28.2%, il tasso di recidiva 30.1%, la sopravvivenza libera da progressione 41.7% e la sopravvivenza generale 53.8%.
La mortalità non-correlata a recidiva è risultata significativamente aumentata in pazienti di età uguale o superiore a 45 anni ( P=0.01 ) e in quelli con una recidiva precoce ( inferiore ai 12 mesi ) dopo trapianto autologo di cellule staminali ( P=0.01 ).
Il tasso di recidiva è risultato significativamente più alto in pazienti refrattari ( P=0.03 ).
Un intervallo di tempo alla recidiva dopo trapianto autologo inferiore a 12 mesi è risultato associato a una più bassa sopravvivenza libera da progressione ( P=0.03 ).
L’uso di regimi di condizionamento a intensità ridotta è risultato associato a una tendenza a una più bassa mortalità non legata a recidiva ( P=0.1 ) e a un più alto tasso di recidiva ( P=0.1 ), senza differenze in sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale.
Non sono state osservate differenze tra donatori imparentati HLA-identici e donatori compatibili non-imparentati.
In conclusione, il trapianto allogenico di cellule staminali in pazienti con linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B dopo trapianto autologo è una modalità terapeutica promettente.
Pazienti con un periodo di remissione lungo dopo trapianto autologo di cellule staminali e con malattia sensibile al trapianto allogenico di cellule staminali sono i candidati migliori per questo approccio. ( Xagena2011 )
van Kampen RJ et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1342-1348
Onco2011 Emo2011
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
I marcatori di malattia residua misurabili specifici per il paziente predicono l’esito nei pazienti con sindrome mielodisplastica e malattie correlate dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche
La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...